L’ospite di oggi è Valeria di Una Gatta in Cucina

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Blog Sapori 1832

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Buona lettura!

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La blogger di oggi potete chiamarla Valeria, o Angie o Una Gatta in cucina.
Tanti nomi per tante passioni! Siamo andati a scoprirle in questa intervista.

1. Ti chiami Valeria ma il tuo nickname è Angie. Raccontaci il perché!
Per farlo devo tornare indietro di parecchi anni, quando, per registrarmi in un forum di appassionati di manga e anime (fumetti e cartoni giapponesi) scelsi il nick Angel Rei, ispirato, appunto, ad un personaggio. Con il tempo il nome si è accorciato, ed è nato così Angie.
Me lo sono portato dietro fin da allora e ci sono molto affezionata.

2. Diventi a tutti gli effetti una food blogger nel 2012. Qual è stato il percorso che ti ha portata fin qui?
Ho aperto il blog durante un periodo di stop lavorativo, tra curriculum e colloqui ho ritrovato la passione per la cucina, a cui ho affiancato l’amore per la fotografia e i miei studi in campo grafico.

3. Ami fare la spesa. Dacci un consiglio per imparare ad apprezzarla!
Rappresento l’incubo di chi mi accompagna a fare la spesa, lo ammetto!
Camminando per le corsie del supermercato perdo puntualmente la cognizione del tempo…
Sono anche una gran curiosona, amo scoprire nuovi prodotti sugli scaffali, soffermarmi sulla grafica dei packaging, leggere le etichette per controllare valori nutrizionali ed ingredienti… insomma più che una spesa una vera e propria divertente caccia al tesoro!

4. La colazione sembra proprio essere il tuo momento preferito della giornata. C’è qualcosa che proprio non può mancare sulla tua tavola?
La frutta non può e non deve mai mancare! fa bene al corpo e anche allo spirito… così colorata mette subito di buon umore e pronti per affrontare la giornata!

5. Ti affascina il Giappone. Quali elementi di questo splendido paese hai integrato nella tua vita di tutti i giorni?
C’è tanto Giappone nella mia cucina: nelle ciotole e piattini decorati, nella collezione di bacchette fino agli ingredienti, particolari e tipici, che non mancano mai in dispensa, come il mirin ( un sakè dolce per cucinare ), l’aceto di riso e l’olio di sesamo.
Ma non solo, dal Giappone ho imparato anche che il cibo non solo dev’essere buono e genuino, ma anche bello a vedersi.
Una vera e propria arte, dove gli ingredienti e i vari recipienti vengono scelti accuratamente in modo che si crei un’armonia uniforme di colori e sapori.

6. Il tuo equilibrio e gusto estetico traspare nei tuoi scatti. Dicci un piccolo segreto per realizzare una bella foto che ha per protagonista il cibo.
Già mentre cucino, mi capita spesso di pensare agli abbinamenti cromatici che avrà il set finale.
Penso alle stoffe, ai piatti, alle posate da utilizzare…
Il segreto? cambiate punto di vista, girate ed osservate da quante più angolazioni possibili il vostro soggetto da immortalare, perché anche il cibo ha il suo profilo migliore!

7. Se dovessi descriverti con un dolce. Che delizia saresti?
Sarei torta di mele. Genuina e semplice ma al tempo stesso versatile e mai banale.

8. Qual è il tuo prodotto Sapori 1832 preferito?
Senza dubbio i cantuccini alla mandorla! Per me rappresentano proprio l’essenza del biscotto. Buono, semplice e genuino. E con un bicchierino di Vin Santo poi…