Intervista a La Tana del Coniglio

Pubblicato il


Blog Sapori 1832

Sapori.it

Buona lettura!

Questo articolo è stato pubblicato nella categoria:


Seguiamo Erika Cartabia nella Tana del Coniglio dove ci guiderà alla scoperta delle sue ispirazioni culinarie, del suo amore per la Francia e della sua timidezza che si trasforma in grinta!

1. Il nome del tuo blog incuriosisce subito, a cosa ti sei ispirata?
So che è un nome insolito per un blog dedicato alla mondo della cucina. In realtà tutto nasce da “Alice nel paese delle meraviglie”, uno dei primi libri che ho letto e che mi è rimasto nel cuore. Il primo capitolo si intitola proprio “Nella tana del coniglio” ed è il punto di partenza di un viaggio in un luogo magico e surreale. Da piccola ero affascinata dall’idea di poter prendere un tè con il bianconiglio. Immaginavo dolci e prelibatezze di ogni genere ed ho sempre sognato di avere, un giorno, una piccola sala da tè, con annessa pasticceria. In realtà poi è saltata fuori l’idea di un blog, in cui raccogliere e sperimentare tutte le ricette più golose.

2. Nella home page si nota subito la tua predilezione per i dolci, qual è quello al quale non sai resistere?
Difficile scegliere, li amo tutti. Dalla torta al cioccolato, passando per i cookies. Ogni momento ha il suo dolce perfetto. Se proprio devo sceglierne uno a cui, mai e poi mai, direi di no… sarebbe sicuramente un eclair al cioccolato.

3. È nata prima la passione per la scrittura, per la fotografia o per la cucina?
Per la cucina, senza ombra di dubbio. Già da piccola assillavo mia mamma per poterla aiutare nella preparazione delle torte. Credo di aver preso per sfinimento i miei genitori per poter ricevere il tanto atteso “dolce forno”. Mia sorella, invece, all’età di 8 anni, mi regalò il mio primo libro di cucina: il “manuale di nonna papera”, che ancora conservo gelosamente. La scrittura è arrivata con gli anni, sono una lettrice accanita e sul mio comodino non mancano mai 2-3 libri. La passione per la fotografia è piuttosto recente. La prima reflex è stata un regalo di mio marito, questo è bastato a far scoccare la scintilla e da allora cerco sempre di migliorare e di apprendere quanto più possibile.

4. Qual è la ricetta che prepari più volentieri per tuo figlio, il piccolo Ludovico?
Ludovico è molto selettivo, ma quando sceglie un dolce, non ha dubbi. I muffins al cioccolato sono i suoi preferiti in assoluto. Poi ci sono grandi i grandi classici come la torta margherita, quella al cioccolato e la crostata con la confettura di lamponi. E’ un bimbo curioso, soprattutto in cucina, gli piace capire i segreti della preparazione e aiutarmi.

5. Sei entrata nel mondo dei foodblogger dal 2009 ma è dal 2013 che sei riuscita a renderlo un lavoro a tutti gli effetti. È stato un percorso che avevi previsto o sei rimasta sorpresa dal successo delle tue ricette?
Il mio percorso come foodblogger, lo ammetto, è iniziato un po’ per gioco. All’epoca lavoravo a tempo pieno in un ufficio marketing e cucinare era un semplice passatempo per rilassarmi nel tempo libero. Poi è arrivato Ludovico, e molte cose sono cambiate. Mi sono ritrovata senza posto di lavoro e mi sono dovuta rimboccare la maniche, ma difficilmente un’azienda sceglie di assumere chi ha appena avuto un bambino. Così è nata un’idea che, a poco a poco, si è trasformata in un lavoro. Mi sono messa d’impegno per apprendere quanto più possibile su social media marketing, food styling e fotografia. Non avrei mai pensato che potesse diventare un vero e proprio lavoro a tempo pieno eppure eccomi qui. Collaboro con riviste e aziende legate al mondo del food e sono felicissima. Quello che faccio ora mi gratifica moltissimo e sono davvero felice delle scelte che ho fatto, nonostante abbiamo richiesto diversi sacrifici.

6. Adori la Francia. Cosa ti appassiona in particolare?
Della Francia amo un po’ tutto, il cibo, la lingua, la cultura. Ho studiato francese per diversi anni e non appena sono riuscita a visitare buona parte della Francia settentrionale, per me, è stato amore a prima vista. Ci sono paesini incantevoli, profumi inebrianti e la croccantezza delle baguette appena sfornate. Entrare in una boulangerie resta sempre affascinante per me. E’ uno dei paesi in cui mi rifugio più che volentieri per un viaggio.

7. Affermi di essere timida ma di essere anche un’amante delle sfide, come riesci a conciliare questi due aspetti apparentemente contrastanti?
E’ difficile. Sono una persona riservata, apparentemente posso sembrare poco socievole, proprio perchè, in un primo momento sono piuttosto timida. Non appena prendo un po’ di confidenza, però, per me cambia tutto. Se mi si pone di fronte ad un nuovo obbiettivo o un nuovo progetto, divento estremamente energica e piena di idee e iniziative e qui il mio lato timido scompare!

8. Nelle tue foto l’estetica è molto curata, la scelta dei colori, la disposizione degli elementi. Come riesci a costruire questo equilibrio?
L’immaginazione è la mia migliore alleata. Riesco sempre a stabilire, in anticipo, come sarà il set e la disposizione degli elementi in una foto, già a partire dalla scelta della ricetta che andrò a realizzare. Gli ingredienti e alcune fasi della preparazione, a volte, riescono a suggerire lo stile della foto. Anche la stagionalità dei prodotti ha un punto importante su colori e elementi da accostare. Esistono poi numerose fonti di ispirazione, sfogliare libri o riviste, visualizzare alcune immagini in rete, riescono a suggerire un determinato stile spesso legato a cibi o ingredienti. E’ solitamente un lavoro di ricerca che amo fare, prima di scattare le immagini, per poter far sì che il piatto sia il vero protagonista.

9. Qual è il tuo ingrediente segreto… ma non troppo?
La precisione è un ingrediente estremamente importante per me e per questo tipo di lavoro. Preparare un set fotografico, ma anche solo una ricetta, seppur semplice, richiede una buona dose di precisione, passione e pazienza.
In cucina ci vuole amore e dedizione.

10. Qual è il prodotto Sapori di Siena che preferisci?
I ricciarelli, sono in assoluto i miei preferiti! Ne sono letteralmente innamorata. Amo il sapore intenso, la consistenza e impazzisco per il profumo delle mandorle.
Quelli ricoperti sono poi golosità allo stato puro!