Il nuovo Natale Sapori, una storia di passione dal 1832

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Blog Sapori 1832

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Siamo felici di potervi presentare la nuova linea di prodotti Sapori 1832. Proprio in questi giorni stiamo distribuendo ai migliori supermercati e negozi di alimentari i nostri prodotti natalizi e c’è una novità: abbiamo un look nuovo che esalta la nostra storia, una storia di passione.

Una storia di passione dal 1832
Nel 1832, un noto speziale toscano, Virgilio Sapori, ebbe l’intuizione di iniziare a creare una vera e propria officina del gusto all’interno del suo piccolo laboratorio.
Di anni ne sono passati 185, ma oggi come allora le migliori materie prime si fondono con la passione e l’arte pasticcera toscana, ricerchiamo l’eccellenza reinterpretando la tradizione.

Il legame con le nostre radici
La Toscana fa parte della nostra storia, siamo fieri e orgogliosi delle nostre radici, e la passione per il territorio ci ha permesso di trasmettere ad ogni singolo prodotto tutta l’eccellenza delle ricette toscane.

Arte pasticciera, creatività, competenza e cuore
La voglia di sorprendere e regalare piccoli momenti indimenticabili guida la creatività e l’opera dei Mastri Pasticceri Sapori, che ogni giorno con passione, competenza, dedizione e cuore creano piccoli capolavori.

Materie prime
La scelta degli ingredienti è il punto di partenza per garantire prodotti dal gusto unico ed inconfondibile e per raccontare le bellezze e le peculiarità che la terra toscana offre. Rispetto dell’ambiente, altissima qualità e l’accurato controllo della filiera di produzione sono le condizioni al primo posto per la scelta delle materie prime.

Ogni prodotto racconta la sua storia: il Panforte Margherita
Nel 1879 il farmacista senese Galgano Parenti, titolare di una delle principali famiglie produttrici di Panforte della città, poi riunita alla famiglia Sapori, creò una nuova versione del Panforte. Aggiunse uno strato di zucchero a velo che lo rendeva più delicato e dedicò la nuova ricetta alla regina Margherita di Savoia in visita a Siena in quei giorni. Da quel giorno il Panforte prese il suo nome, il dono piacque così tanto alla regina che inviò una sentita lettera di ringraziamento a Galgano.