La Dea Clori e il Vento Zefiro: aspettiamo insieme la primavera

L’aspettiamo, la sogniamo e la immaginiamo durante tutto l’inverno e tra non molto potremo finalmente goderne, di cosa parliamo? Della tanto amata stagione primaverile!

Nel nostro immaginario collettivo da sempre la primavera rappresenta la stagione della rinascita: l’aria si rinnova e diventa fresca, le giornate si allungano, sbocciano i fiori e le nostre anime si colorano.

Oggi vi proponiamo la “vera” storia della nascita della primavera.

Una delle opere più famose del Rinascimento italiano è senza dubbio la “Primavera” di Sandro Botticelli.

L’opera è ambientata in un boschetto di aranci, il cielo è azzurro e il prato è verde. Lo scenario è composto da una ricchissima varietà di fiori, troviamo: nontiscordardime; iris; fiordaliso; ranuncolo; papavero; margherita; viola e gelsomino.

Il dipinto racconta di come il vento, Zefiro, rapisce la ninfa Clori mettendola incinta, da questo atto la ninfa rinascerà trasformata in Flora, che non sarebbe altro che la personificazione della Primavera stessa.

Flora è rappresentata come una bellissima donna dall’abito fiorito e a testimoniare che lei è la primavera ci sono le infiorescenze che sparge a terra. Al centro troviamo la Dea Venere che sorveglia tutto l’avvenimento, mentre al lato sinistro troviamo le Grazie che danzano armoniosamente.

La “Primavera” è un dipinto realizzato da Botticelli intorno al 1482 La tecnica di realizzazione è tempera su tavola e le dimensioni sono 203×314 cm ed è attualmente conservata nella Galleria degli Uffizi a Firenze.

Vi garantiamo che vedere l’opera dal vivo è un’esperienza veramente emozionante ed immersiva. Se questa floreale stagione volete viverla davvero a pieno non può mancare una capatina alla Galleria degli Uffizi e magari dopo la visita al museo gustare qualche Colombella Sapori 1832.

E allora aspettiamo insieme l’arrivo della primavera! Cominciamo il conto alla rovescia… Meno 6 giorni al 21 Marzo! Buona primavera a tutti tra arte e arte del gusto.